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La Bacheca di ADICONSUM: Gennaio/Febbraio 2015

Siamo tutti pedoni:

Adiconsum è da sempre impegnata sul fronte della tutela dei diritti dei consumatori e della qualità dei servizi, quindi non possiamo che sentirci coinvolti nell’ascolto e raccolta di segnalazioni per dare un contributo alla soluzione dei problemi ed offrire ai cittadini consumatori informazione ed assistenza pratica.

Per questo motivo Adiconsum, assieme ad altre Associazioni, Enti ed Istituzioni, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione “Siamo tutti pedoni” per accrescere la consapevolezza dei nostri modi di fare, specialmente tra i più giovani, l’educazione stradale e la sicurezza, che vede purtroppo molte vittime tra i più deboli, in particolare tra gli anziani, che rappresentano più del 50% delle vittime della strada.

La frenesia dei tempi moderni crea l’ansia di essere sempre in ritardo su tutte le azioni quotidiane e ci spinge ad accelerare nei comportamenti quindi, con la velocità, pensiamo di riuscire a fare tutto e, con la grande capacità di adattamento dell’essere umano, cambiamo comportamento nelle varie situazioni. Quando siamo pedoni o ciclisti siamo pronti ad inveire contro l’automobilista che non ci dà la precedenza sulle strisce pedonali o, nelle giornate di pioggia, ci schizza passando sopra una pozzanghera o parcheggia negli spazi a noi dedicati. Appena smettiamo di camminare e ci mettiamo alla guida scatta il “transformer” che alberga in noi e consideriamo il pedone come un intralcio e non come altro utente della strada da rispettare con particolare attenzione perché più fragile. L’iniziativa ha come obiettivo di cambiare la cultura di chi guida per accrescere la sensibilità sociale ai problemi di chi si muove a piedi e, contemporaneamente, chi cammina deve essere consapevole  dei  propri  diritti,  rivendicandoli,  e  dei  propri  doveri,  evitando imprudenze. Le  statistiche  riportano  che  la  maggior  parte  degli  incidenti  si  verificano nell’ambito urbano e che un pedone investito a 60 km/h ha solo il 10% delle probabilità di salvarsi, mentre se investito a 30 km/h le possibilità di sopravvivere schizzano a 90%. L’aumento delle limitazioni, l’abbassamento dei limiti di velocità e l’installazione massiccia dei “Velo OK” nel nostro territorio, sconta molta resistenza perché li consideriamo solo dal punto di vista di limitatori della libertà individuale o come espediente dei Comuni per far cassa. Il richiamo alle amministrazioni comunali è per un “saggio” utilizzo degli strumenti repressivi e sanzionatori, privilegiando il concetto su come evitare di mettere in pericolo la nostra vita e quella delle persone che incrociamo.

 Scuola:

A fine gennaio riaprono le iscrizioni dei figli presso i vari istituti scolastici e, nell’ambito dell’autonomia, ogni scuola ha la possibilità di richiedere alle famiglie il pagamento di un contributo per l’arricchimento dell’offerta formativa o a sostegno dell’attività di laboratorio, ecc.. Tali contributi sono da considerarsi sempre e comunque “erogazioni liberali” cioè volontari e non tasse o contributi obbligatori. Per tale motivo non possono essere inviati bollettini anche a studenti esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche; non possono essere consegnati bollettini unici già compilati con cifre che comprendano le tasse dovute e i contributi che la legge prevede volontari, non devono essere rilasciate informazioni ingannevoli sull’obbligatorietà dei contributi, non è possibile negare l’iscrizione degli alunni le cui famiglie si rifiutano di pagare il contributo.

Nel caso di versamento del contributo (che deve essere fatto da chi presenta la dichiarazione dei redditi) apporre sulla causale del bollettino la dicitura “erogazione liberale per innovazione tecnologica”  oppure “erogazione liberale per ampliamento dell’offerta formativa o edilizia scolastica”, in modo da poter detrarre la spesa sostenuta.

L’affare:

Le trascorse festività natalizie ci hanno permesso di avere qualche giorno libero e, bombardati da una asfissiante pubblicità televisiva o da volantinaggio casa per casa abbiamo ceduto alla tentazione di un acquisto, non sempre necessario. Anche nel nostro territorio alcuni punti vendita ci hanno sedotto con proposte commerciali al grido: “fuori tutto, sottocosto, batte forte sempre”, con la possibilità di avere il bene subito a interessi zero, il pagamento differito e dilazionato. Con la semplice sottoscrizione di un modulo di richiesta per ricevere dalla finanziaria un credito finalizzato, l‘esercizio commerciale ha concluso l’affare ma, con la poca o nulla informazione ricevuta, il consumatore, in caso di imprevedibili difficoltà economiche o involontaria negligenza, si ritrova a sostenere costi non conosciuti. Costi che emergono al recapito dell’estratto conto e che allungano il periodo di rimborso come ad esempio: un consistente addebito per il tardato pagamento della rata; interessi; mora; spesa mensile per gestione pratica; spese per il bollo, spese per solleciti postali o telefonici o domiciliari e nei casi più gravi anche una maggiore difficoltà ad ottenere, in futuro, altri crediti.

Attenzione quindi, in futuro, prima di firmare. Chiedere copia contratto e documento informativo sul credito ai consumatori. Informarsi …informarsi a costo di essere petulanti.

Assistenza, chiarimenti, consigli, presso le nostre sedi ADICONSUM clicca qui per conoscere i giorni e gli orari dei recapiti

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