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La Bacheca di ADICONSUM

Contraffazione

Da qualche anno Adiconsum sollecita il parlamento Italiano ed Europeo ad emanare regole più stringenti per combattere il fenomeno della contraffazione. Una lotta che non deve conoscere soste in quanto va combattuta sempre perché fa male alla nostra economia e alla salute. Scegliere prodotti originali è sinonimo di sicurezza e garanzia. Certo, la visione di negozi o bancarelle con prodotti multicolori, accattivanti e ammiccanti, particolari, accompagnati da prezzi “affare”, a volte sono irresistibili e ci spingono ad acquisti banali e molto spesso non necessari. Un commercio che nasconde insidie sulla sicurezza per la nostra salute in quanto vengono usati prodotti che possono rilasciare tossine per il nostro organismo o non rispettano le norme di sicurezza europee o italiane in particolare. Per questo Adiconsum, assieme ad altre associazioni, per arrivare dritto al cuore e alla mente delle persone partecipa alla campagna di informazione e sensibilizzazione contro la contraffazione con l’operazione “Io sono, io scelgo solo originale” avvicinando, in questi due mesi di luglio ed agosto con manifestazioni e materiale informativo, i consumatori di oltre venti città italiane da nord a sud. Il calendario degli appuntamenti e manifestazioni sono disponibili sul sito www.iosonoriginale.it

 

Saldi

I saldi sono partiti, ufficialmente, dai primi giorni di luglio e dureranno circa 60 giorni a seconda delle realtà locali. Un metodo enfatizzato dai media come un toccasana per un’economia stagnante, ma i commercianti si sono mossi già nell’ultimo scorcio di giugno inviando offerte via sms o via mail ai consumatori più affezionati. Un comportamento discriminante tra i consumatori anche perché la 

normativa sui saldi sottostà a precise regole che i commercianti sono tenuti a rispettare ed, in caso di violazione accertata, è bene rivolgersi alla Polizia Municipale e segnalare l’accaduto sia al Gruppo Facebook di Adiconsum “SOS saldi” che alla sede territoriale.

Il periodo di saldi non sospende la normativa di legge in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo che ha comunque una durata biennale.

Ciò premesso, anche se già in atto, Adiconsum suggerisce due regole fondamentali:

            1- fare attenzione ai saldi con percentuali di sconto troppo elevate;

            2- diffidare degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale.

Assistenza, chiarimenti, consigli, decalogo che sintetizza le principali regole della normativa sui saldi, presso le sedi ADICONSUM.

 

Azioni BPVI e veneto banca

In continuità con l’assemblea pubblica tenutasi a Mestre, in data 07 marzo c.a., il cui tema in quel momento, erano le alterne vicissitudini delle azioni di Veneto Banca, prosegue a livello provinciale, e quindi anche nel nostro territorio, l’iniziativa a sostegno e in difesa dei consumatori coinvolti nella svalutazione delle azioni della Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L’analisi della casistica attualmente in possesso può riassumersi in tre filoni ovvero:

  • Azioni comprate allo sportello in subordine alla concessione di mutui agevolati, fidi, finanziamenti ecc. e/o riconversione in azioni del plusvalore prodotto dalla vendita di obbligazioni o di altri titoli;
  • Azioni acquistate e non allineate al profillo di rischio del risparmiatore;
  • Azioni acquistate senza sia stato spiegato chiaramente cosa si stava comprando, ossia capitale di rischio privo di un qualsiasi mercato di quotazione con promessa che in ogni caso la banca si sarebbe, eventualmente, ricomprata i titoli.

Allo stato attuale, senza alimentare false promesse, per far valere le proprie ragioni occorre procedere con la raccolta della documentazione al fine di redigere un’analisi e produrre una perizia per verificare le reali possibilità di un accordo stragiudiziale con la banca o l’avvio di un’azione legale.

Assistenza, chiarimenti, procedure presso le sedi ADICONSUM.

 

Indennizzi

Il ridotto trasferimento dei contributi statali a Regioni, Provincie e Comuni si nota anche dalla mancata manutenzione delle strade. Sempre più spesso percorriamo strade dissestate che presentano buche di varia profondità e larghezza, a volte mascherate da detriti che inibiscono l’entità, mettendo in pericolo la nostra e l’altrui incolumità o provocano danni al nostro veicolo. La richiesta di indennizzo va presentata al proprietario della strada che il più delle volte è il Comune.

Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che poiché non tutte le buche sono uguali lo è anche il diritto all’indennizzo. A fronte di tale sentenza l’indennizzo richiesto va dimostrato e che, nonostante la prudenza osservata, il fatto non si poteva evitare quindi assieme alla richiesta di risarcimento vanno prodotte le prove quali: Referto del pronto soccorso; foto della buca e testimoni presenti all’accadimento.

 

Attestato di rischio

Dal mese di luglio 2015 l’attestato di rischio rilasciato dall’assicurazione alla scadenza contratto (quello che riporta la classe di merito dell’assicurato e il numero degli incidenti intervenuti negli ultimi cinque anni), si dematerializza ovvero è sostituito dal formato digitale e sarà accessibile attraverso la home page del sito internet dell’assicurazione previa richiesta credenziali di accesso all’area riservata.

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