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Carissimi,
la diffusione del coronavirus, con oltre 102 milioni di casi d’infezione Covid-19 nel mondo, e 2,2 milioni di decessi, non mostra segnali di rallentamento, mentre le economie dei Paesi stanno precipitando e ogni giorno aumenta il numero di coloro che sprofondano in una condizione di povertà.
A fronte di tale situazione, riteniamo che il vaccino sia l’unico vero strumento per fronteggiare il virus in tutto mondo. Affinché sia efficace, è necessario che venga somministrato ad oltre il 70/80% della popolazione, compresi i Paesi poveri.
Come dichiarato dalla nostra Segretaria generale Annamaria Furlan, “per combattere la pandemia bisogna dare impulso alla campagna vaccinale, facendo in modo che le aziende che detengono il brevetto lo cedano alle industrie produttrici. Questo è il modo anche per sostenere i Paesi più svantaggiati economicamente”.
In tal senso, la Cisl ha condiviso gli obiettivi della Campagna “Diritto alla cura. Farmaci e vaccini per tutti” con l’adesione ad una Petizione, da inviare alla Commissione Europea, promossa da un gruppo di associazioni e di personalità di diversi Stati del vecchio continente, per chiedere di garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro il Covid; di garantire che la legislazione dell’Ue in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri; di introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi al Covid 19 in un pool tecnologico o di brevetti; di introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.
Tecnicamente si tratta di una modalità chiamata ICE (In Case of Emergency), cioè uno strumento istituzionale previsto dall’Ue. Le norme comunitarie prevedono, infatti, che le Iniziative dei Cittadini Europei (Ice), così si definisce la Petizione, per essere accolte dalla Commissione devono essere accompagnate da 1 milione di firme nei diversi Paesi. In Italia ne servono 180 mila. Il progetto è certamente ambizioso, chi volesse aderire all’iniziativa e chiedere alla Commissione Europea di fare tutto il possibile per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte, può firmare la petizione europea, utilizzando i riferimenti dell’allegato.
In allegato l’Appello della Campagna con i relativi riferimenti ai fini della adesione.

Fraterni saluti

I Segretari confederali
Giulio Romani               Ignazio Ganga


Nessuno si salva da solo! Campagna “Diritto alla cura. Farmaci e vaccini per tutti”

(Foto di https://www.facebook.com/right2cure.it)

Brevetti di vaccini e farmaci salvavita, realizzati con denaro pubblico, devono essere di proprietà pubblica, per il bene comune in Europa e nel resto del mondo.

Vittorio Agnoletto è il rappresentante italiano nel Coordinamento dell’Ice sui vaccini promosso da al oltre 40 associazioni italiane tra le quali la Cisl con una petizione alla Commissione europea per avere licenze obbligatorie sui vaccini e promuovere la salute come bene comune.

Non possiamo lasciare che sia un gruppo di multinazionali a determinare il nostro futuro, a decidere chi potrà vivere e chi sarà abbandonato al suo destino, perché il suo Paese non è in grado di acquistare vaccini e farmaci ai prezzi imposti dalle aziende farmaceutiche. Le ingenti cifre necessarie per acquistare i vaccini contribuiscono a mettere ulteriormente in ginocchio l’economia europea e rendono impossibile qualunque cura in interi continenti come l’Africa o il Sud America.

I vaccini devono essere messi a disposizione di tutti i popoli della Terra, a qualunque latitudine, a costi equi e accessibili; è una questione di giustizia, di umanità, ma è anche una scelta nell’interesse di tutti per evitare il rischio concreto che possano riaprirsi delle “falle” e possa riaccendersi la pandemia. Per questo occorre una svolta decisa da parte della UE, che deve adoperarsi per la convocazione urgente della Assemblea Plenaria della Organizzazione Mondiale del Commercio per modificare le regole, definite a livello mondiale dagli accordi TRIPS, che prevedono il monopolio per venti anni dei brevetti da parte delle aziende produttrici.

La quasi totalità delle multinazionali farmaceutiche, impegnate a livello mondiale nella ricerca sui vaccini ha ricevuto considerevoli quantità di denaro pubblico, l’UE ha investito centinaia e centinaia di milioni di euro e gli investimenti pubblici nei vaccini per il Covid, considerando anche i governi extra UE, arrivano a diversi miliardi. Tuttavia, la secretazione degli accordi commerciali impedisce alla pubblica opinione di conoscere esattamente quanto denaro pubblico è stato versato ai colossi di Big Pharma.

Quei brevetti dovrebbero già essere pubblici e appartenere a tutti coloro che attraverso gli Stati li hanno finanziati, ma paradossalmente il pubblico li deve acquistare, pagandoli praticamente due volte, con un carico sui bilanci della UE e dei singoli Stati, che graveranno in ogni caso sui cittadini.

Per info:

Sito istituzionale: https://europa.eu/citi…/initiatives/details/2020/000005_it

Per firmare l’appello: www.noprofitonpandemic.eu/it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/right2cure.it

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