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Sorgi (Inas Cisl):

“Grazie a noi l’Inps ha risparmiato 500 milioni  di euro”

“A quanto pare, per i consulenti del lavoro ogni occasione è buona per rilasciare dichiarazioni scorrette, circa l’azione che i patronati svolgono gratuitamente per i cittadini”: con queste parole il presidente dell’INAS Cisl, Antonino Sorgi, commenta quanto sostenuto in un’intervista rilasciata al portale Tiscali dello scorso 6 febbraio, dal presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. Secondo quest’ultimo, le attività “esternalizzate” all’Inps e affidate ai patronati avrebbero contribuito a creare il buco nelle casse dell’ente previdenziale.
“La realtà, prosegue Sorgi, è che l’Inps non ci ha mai dato soldi. Di più: le conseguenze della riorganizzazione dell’istituto – dettata anche dai tagli -, della chiusura degli sportelli al pubblico e della telematizzazione spinta dei processi – che ha messo in difficoltà moltissimi utenti -, si sono abbattute esclusivamente sugli italiani e, a seguire, su di noi, gli unici rimasti ad assistere e dare risposte ai cittadini lasciati a se stessi”. 
“Negli ultimi anni, il sistema dei patronati si è visto costretto a svolgere anche una grande funzione suppletiva, di fronte al progressivo ritiro dal rapporto con i cittadini da parte degli enti pubblici. 
Il risparmio che ne è derivato per l’Inps, grazie alla nostra attività, è di 500 milioni di euro, mentre l’aumento del lavoro per noi non ha portato alcuna crescita delle risorse che, comunque, provengono da un apposito fondo presso il ministero del Lavoro”, precisa ancora il presidente dell’Inas
Si tratta di finanziamenti alimentati da versamenti dei lavoratori, con lo scopo di assicurare tutele fondamentali anche a chi non può permettersi di pagarle
“E’ evidente, quindi, che non ci sono né business né utili, a differenza di quanto i consulenti del lavoro si affannano ad affermare da tempo. Così come appare chiaro che i patronati hanno garantito la possibilità di accesso alle tutele da parte dei cittadini più economicamente esposti che, se privati del nostro supporto, sarebbero costretti a pagare – magari rivolgendosi proprio ai consulenti del lavoro –  per ottenere una tutela oggi gratuita.”

Inas Cisl ha elaborato una stima dei costi aggiuntivi che Inps, Inail e Ministero degli Interni dovrebbero sostenere se dovessero farsi carico delle attività attualmente svolte, in Italia, dal sistema dei patronati.

Leggi il documento   PATRONATI: QUANTO FANNO RISPARMIARE ALLA PA?

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