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La BACHECA di ADICONSUM

Rateizzazione Bollette scadute

A seguito di lunghe ed estenuanti trattative con l’AEEGSI, in considerazione del protrarsi della crisi del mercato del lavoro e delle difficoltà economiche in cui si trovano molte famiglie, sono state accolte, finalmente, le richieste delle associazioni dei consumatori, ed in particolare di Adiconsum, in merito alla rateizzazione delle bollette anche dopo la scadenza. L’Autorità per l’energia elettrica e gas ha emanato apposita delibera (nr. 258/2015/R/COM) riconoscendo la possibilità per gli utenti di richiedere la rateizzazione del pagamento addebitato in bolletta anche dopo la scadenza prevista. Attenzione però perché ci sono comunque dei limiti da rispettare. I clienti serviti in regime di tutela potranno chiedere il pagamento a rate fino a 10 giorni dopo la scadenza del termine fissato dalla fattura (facoltà precedentemente riconosciuta solo fino alla scadenza) ovvero entro 30 giorni dalla sua emissione. La rateizzazione deve essere obbligatoriamente offerta al cliente in alcuni casi di fatturazione a conguaglio o di addebito di consumi non registrati dal contatore per anomalie non imputabili al cliente. Nel caso di mancata emissione di fatture da parte del fornitore, alla ripresa della fatturazione il consumatore potrà richiedere la rateizzazione dell’importo e le rate saranno corrispondenti alle fatture non emesse nel periodo, senza applicazione di costi aggiuntivi o interessi. Nel caso si richieda un numero maggiore di rate viene applicato un interesse che può variare a seconda dell’azienda fornitrice del servizio.

 

Libretto d’impianto

Risulta errata l’interpretazione di una normativa CEE, enfatizzata dai media, in merito all’obbligo a possedere un libretto d’impianto anche per gli impianti di climatizzazione estiva ovvero per i possessori di un condizionatore. Tale normativa, se applicata alla lettera, avrebbe trasformato tale obbligo in una ulteriore insopportabile tassa per i consumatori. L’intervento di Adiconsum e di altre associazioni hanno chiarito che l’obbligo del libretto d’impianto è rivolto ai possessori di condizionatori con potenza superiore ai 12 Kw quindi non rientrano nella categoria di quelli utilizzati dagli utenti domestici. Ricordiamo infine che per l’acquisto o la sostituzione di un condizionatore, fino al 31 dicembre 2015, sono in vigore gli incentivi.

 

Dematerializzazione

Nel numero precedente abbiamo pubblicato la notizia che dal mese di luglio 2015 l’attestato di rischio rilasciato dall’assicurazione alla scadenza contratto, ovvero la pagella dell’automobilista, ha subito la dematerializzazione ossia sostituito dal file elettronico accessibile attraverso il sito internet dell’assicurazione in un’area riservata al cliente. Proseguendo nell’obiettivo di combattere le truffe sulla compra vendita di documenti falsi, dal 18 ottobre 2015 anche il contrassegno assicurativo verrà dematerializzato quindi niente più tagliandi da esporre sul parabrezza. I controlli si effettueranno incrociando le informazioni sui veicoli e sugli assicurati contenute all’interno di specifiche banche dati.

 

False email o SMS

Sempre più spesso siamo raggiunti da email o SMS il cui contenuto risulta ingannevole a scopo di truffa. Messaggi con numero telefonico, da richiamare, per accordi sul ritiro di una vincita o il recupero di una cospicua somma lasciata in eredità da un non meglio specificato parente, ovviamente straniero. Oppure una bolletta, per email, con l’invito di cliccare un link che rimanda a un sito clone di truffatori informatici che una volta aperto contiene un virus informatico molto potente che blocca il contenuto del PC con l’obiettivo quindi di chiedere successivamente una somma in denaro per lo sblocco e la decifratura dei dati. Nel merito, alcuni casi di truffa con l’utilizzo del logo sono stati segnalati da Enel ma anche da Poste e come già successo anche nel settore del credito e finanziario. Il consiglio rimane sempre lo stesso. Non rispondere a messaggi provenienti da numeri telefonici sconosciuti e non aprire email sospette sapendo che i dati sensibili sono richiesti con altre procedure, non cedere alla curiosità.

 

Call center

Molto spesso abbiamo la necessità di comunicare con l’azienda, di cui siamo clienti, per segnalare un problema o esporre un reclamo ma, siamo pronti per acquisire i dati che potrebbero servire in un momento successivo?

Ecco una breve guida per non commettere errori:

1)  Prima di telefonare procurarsi carta e penna,

2)  Segnare data, ora e numero dell’operatore che risponde e poi procedere ad effettuare la segnalazione,

3) Appuntarsi la cronologia relativa alla segnalazione (date dei giorni in cui si è chiamato segnalando lo stesso problema, risposte ricevute dall’operatore ecc..),

4) Evitare di chiamare il call center se si ha fretta,

5) In caso di mancate risposte dell’operatore o di risoluzione del problema non esitare: contatta al più presto ADICONSUM

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